Ho appreso nei giorni scorsi che l'ex sindaco Bruno Miliadò ha subito il danneggiamento della propria auto. Non esistono motivazioni plausibili, politiche o no, per questo gesto e credo sia dovere di tutti - a prescindere all'appartenza politica o dai rapporti personali con l'ex sindaco -esprimergli solidarietà per quanto accaduto e condannare un fatto che è di puro teppismo, senza giustificazione alcuna. Tutti dobbiamo fare in modo che in paese il tono del dialogo - e persino il tono dello scontro - resti entro i confini della legalità e della decenza e ripudi ogni forma di violenza, chiunque ne sia il destinatario. Ho sempre creduto che bisogna sempre avere il coraggio di utilizzare i modi giusti, legittimi ed efficaci per esprimere il dissenso dalle opinioni o dalle posizioni altrui, senza nascondersi dietro gesti vili che fanno del male non solo a chi li riceve, ma all'intera comunità.
Filippo Brianni
lunedì 31 agosto 2009
sabato 18 luglio 2009
Caro Fiorino, ti scrivo...
Caro Fiorino, mi permetto di scriverti tramite il nostro sito da semplice cittadino (perché i nostri compaesani non mi hanno ritenuto adatto per un ruolo diverso da questo…) e lo faccio – per sgombrare subito il campo da ogni timore – in chiave assolutamente costruttiva e senza polemica alcuna. Anzi, tutt’altro.
Ho avuto modo nei giorni scorsi di leggere la tua intervista rilasciata al collega Pippo Puglisi in merito alle fosse settiche di Scifì e mi sono venute in mente delle riflessioni che volevo condividere con Te pubblicamente, in quanto come ben sai, si tratta di un argomento a cui la mia “penna facile”, come la chiamano i tuoi compagni di cordata, è stata sempre parecchio sensibile, per l’ovvio motivo che, oltre allo scempio igienico-sanitario ed ambientale (già per sé più che sufficiente a reclamare un intervento risolutore del comune) va ad aggiungersi, come correttamente puntualizzato da Puglisi, anche un problema di immagine, ora che quella zona fa parte del corridoio fluviale dell’Agrò e si pone sulla strada che collega l’Abbazia di S. Pietro al nostro sito archeologico. Per questo motivo, mi fa piacere sentire dall’assessore dal ramo che il suo primo impegno sarà in questa direzione. Ma se concordiamo sulla malattia e persino sui sintomi, abbiamo opinioni diverse sulla cura. E ti spiego perché.
Non sono un tecnico, quindi premetto che la mia è soltanto un’opinione personale, che andrebbe confortata o smentita da chi sul campo ne sa più di me. Però, credo che realizzare un depuratore nei pressi del torrente Agrò, sia una follia, perché nella mia esperienza non ho mai visto un depuratore che non puzzi, visto che è costoso mantenere una manutenzione costante ed evitare che ci vadano dentro detersivi e simili. Perciò, puzzerà. Ora, anche se nessuno del comune di Forza d’Agrò pare se ne stia occupando, quella è una zona su cui vi è in previsione un grosso progetto di sviluppo (che attualmente interessa S. Teresa, S. Alessio e Savoca…) che potrebbe non andare in porto, ma che se dovesse concretizzarsi diventerebbe il volano del comprensorio. In ogni caso, su quel territorio sono in corso (finalmente! E qui ringrazio il concittadino ing. Carmelo Trimarchi ed il sindaco alessese Giovanni Foti) concreti interventi di carattere ambientale che stanno riqualificando l’area, consegnandola finalmente ad escursionisti, visitatori, curiosi, turisti. Piazzarci in mezzo un depuratore non mi sembra una grande idea.
Secondo me – ma ti ripeto, è solo un’opinione di cui potrai farne l’uso che ritieni più opportuno – dovresti verificare se c’è la possibilità di una convenzione con i comuni di S. Teresa e Savoca per trasferire in quel depuratore che loro hanno già in comune gli scarichi provenienti da Scifì, magari ottenendo dei fondi – mettendo insieme le forze credo sia possibile – per potenziare e rendere sempre più efficiente quell’impianto. Ciò determinerebbe per S. Teresa e Savoca un costo ed una difficoltà minima (tutto sommato si tratta di confluire un nucleo di 300 abitanti in un impianto progettato per una comunità di migliaia di persone) ed un costo inferiore per il nostro comune, che avrebbe a quel punto un costo fisso determinato dalla convenzione e non dovrebbe affrontare spese di gestione e manutenzione, spesso imprevedibili, di un proprio depuratore.
Analoga idea potrebbe essere valutata anche per Forza d’Agrò centro, dove è possibile – a mio avviso – una convenzione con S. Alessio Siculo, anche per regolare un arretrato che potrebbe costarci parecchie centinaia di migliaia di euro. L’idea di fare il depuratore a Fondaco Parrino poteva venire solo in un paese dove si scelse di fare il cimitero dentro il castello. Ed il problema non è quello – come riduttivamente posto in questi anni - di difendere o meno interessi di persone che hanno scelto il mio candidato sindaco e poi hanno sostenuto il tuo (ma ogni scelta è legittima e personale, così come ogni stile…) e che comunque ha dimostrato di sapersi difendere da solo, ma è quello di preservare e tutelare l’unico angolo di spiaggia che c’è a Forza. Ci sono stati dei costi, è vero, si è speso denaro pubblico, è vero, ma se l’opera venisse sciaguratamente realizzata, i costi sarebbero ancora maggiori ed i danni incalcolabili, quando invece il problema è già nei fatti risolto (perché è già a S. Alessio che scarica Forza d’Agrò) e potrebbe anche essere regolarizzato definitivamente.
Ho avuto modo nei giorni scorsi di leggere la tua intervista rilasciata al collega Pippo Puglisi in merito alle fosse settiche di Scifì e mi sono venute in mente delle riflessioni che volevo condividere con Te pubblicamente, in quanto come ben sai, si tratta di un argomento a cui la mia “penna facile”, come la chiamano i tuoi compagni di cordata, è stata sempre parecchio sensibile, per l’ovvio motivo che, oltre allo scempio igienico-sanitario ed ambientale (già per sé più che sufficiente a reclamare un intervento risolutore del comune) va ad aggiungersi, come correttamente puntualizzato da Puglisi, anche un problema di immagine, ora che quella zona fa parte del corridoio fluviale dell’Agrò e si pone sulla strada che collega l’Abbazia di S. Pietro al nostro sito archeologico. Per questo motivo, mi fa piacere sentire dall’assessore dal ramo che il suo primo impegno sarà in questa direzione. Ma se concordiamo sulla malattia e persino sui sintomi, abbiamo opinioni diverse sulla cura. E ti spiego perché.
Non sono un tecnico, quindi premetto che la mia è soltanto un’opinione personale, che andrebbe confortata o smentita da chi sul campo ne sa più di me. Però, credo che realizzare un depuratore nei pressi del torrente Agrò, sia una follia, perché nella mia esperienza non ho mai visto un depuratore che non puzzi, visto che è costoso mantenere una manutenzione costante ed evitare che ci vadano dentro detersivi e simili. Perciò, puzzerà. Ora, anche se nessuno del comune di Forza d’Agrò pare se ne stia occupando, quella è una zona su cui vi è in previsione un grosso progetto di sviluppo (che attualmente interessa S. Teresa, S. Alessio e Savoca…) che potrebbe non andare in porto, ma che se dovesse concretizzarsi diventerebbe il volano del comprensorio. In ogni caso, su quel territorio sono in corso (finalmente! E qui ringrazio il concittadino ing. Carmelo Trimarchi ed il sindaco alessese Giovanni Foti) concreti interventi di carattere ambientale che stanno riqualificando l’area, consegnandola finalmente ad escursionisti, visitatori, curiosi, turisti. Piazzarci in mezzo un depuratore non mi sembra una grande idea.
Secondo me – ma ti ripeto, è solo un’opinione di cui potrai farne l’uso che ritieni più opportuno – dovresti verificare se c’è la possibilità di una convenzione con i comuni di S. Teresa e Savoca per trasferire in quel depuratore che loro hanno già in comune gli scarichi provenienti da Scifì, magari ottenendo dei fondi – mettendo insieme le forze credo sia possibile – per potenziare e rendere sempre più efficiente quell’impianto. Ciò determinerebbe per S. Teresa e Savoca un costo ed una difficoltà minima (tutto sommato si tratta di confluire un nucleo di 300 abitanti in un impianto progettato per una comunità di migliaia di persone) ed un costo inferiore per il nostro comune, che avrebbe a quel punto un costo fisso determinato dalla convenzione e non dovrebbe affrontare spese di gestione e manutenzione, spesso imprevedibili, di un proprio depuratore.
Analoga idea potrebbe essere valutata anche per Forza d’Agrò centro, dove è possibile – a mio avviso – una convenzione con S. Alessio Siculo, anche per regolare un arretrato che potrebbe costarci parecchie centinaia di migliaia di euro. L’idea di fare il depuratore a Fondaco Parrino poteva venire solo in un paese dove si scelse di fare il cimitero dentro il castello. Ed il problema non è quello – come riduttivamente posto in questi anni - di difendere o meno interessi di persone che hanno scelto il mio candidato sindaco e poi hanno sostenuto il tuo (ma ogni scelta è legittima e personale, così come ogni stile…) e che comunque ha dimostrato di sapersi difendere da solo, ma è quello di preservare e tutelare l’unico angolo di spiaggia che c’è a Forza. Ci sono stati dei costi, è vero, si è speso denaro pubblico, è vero, ma se l’opera venisse sciaguratamente realizzata, i costi sarebbero ancora maggiori ed i danni incalcolabili, quando invece il problema è già nei fatti risolto (perché è già a S. Alessio che scarica Forza d’Agrò) e potrebbe anche essere regolarizzato definitivamente.
Buon Lavoro
Filippo Brianni
giovedì 25 giugno 2009
Grazie... in ritardo!
Sin dal giorno successivo alle elezioni Carmelo Stracuzzi mi sollecitava a scrivere un post di ringraziamento per tutti quelli - che poi sono praticamente mezzo comune - che ci hanno votato, così come è opportuno fare in "politichese corretto". Scusatemi se non l'ho fatto subito. Ho dovuto prima diluire nel tempo la cocente delusione (perchè tale è stata, non ho nessuna vergogna ad ammetterlo) per un risultato che puniva la nostra lista (di poco) e puniva me personalmente (di molto, neanche questo ho vergogna ad ammettere), ma soprattutto puniva le possibilità del paese di avere un'amministrazione a suo servizio e non viceversa. Poi ho tentato di capire quali siano state le ragioni e soprattutto quale l'atteggiamento da tenere con quelle persone, evidentemente vicine ai nostri avversari, che ci chiamavano (che mi chiamavano) a ridosso delle elezioni, senza che io mi sia permesso di disturbarle, per promettere un voto (che non avevo chiesto) e poi non darlo. La politica dovrebbe essere un'arte nobile, ed in tale modo l'ho voluta intendere io, ma spesso si trasforma in un artifizio ignobile, che ti lascia due vie: o ti adegui e sminuisci te stesso; o resti te stesso e, come dicono in Sicilia, "strighi pumata pi bruciaturi" perchè dovrai abituarti a scottarti. Ebbene, ho aumentato la mia scorta di pomata, ma non snaturerò me stesso. Detto questo posso ringraziare. Non a tutti. Ringrazio gli avversari corretti e coerenti, ringrazio quelli che in questa esperienza mi hanno dato qualcosa e mi hanno sostenuto, ringrazio quelli che sono rimasti neutrali ed hanno fatto la loro scelta, qualunque essa sia stata, ringrazio soprattutto quelli che hanno votato pensando al paese e non alla propria tasca. Però, non sono ipocrita e non posso ringraziare chi, da una parte o dall'altra, si è reso protagonista di piccoli gesti meschini che lasciano un grande marchio o quelli che hanno votato noi o loro, pensando a chi poteva esser più utile agli interessi personali e non a quelli della comunità. Insomma, ringrazio gli uomini di questo paese, pure gli ominicchi, ma non riesco proprio a ringraziare i quaquaraquà che costringono i politici ad adeguarsi ai loro stili meschini. Mi spiace, lo stile mi tengo il mio e poco importa se questo stile il paese lo giudica meritevole di appena 26 voti, perchè chi crede in sè, nelle cose che dice ed in quelle che fa, non ha bisogno del voto per capire quando uno stile è giusto o no. E non è nemmeno vero che la maggioranza ha sempre ragione. Io accetto il verdetto, ne prendo atto, lo rispetto, ma non mi si può chiedere di condividerlo, perchè so che è un verdetto sbagliato, perchè resto convinto che la nostra proposta politica era migliore di quella dei nostri avversari ed i nostri candidati rappresentavano una squadra più utile per il paese rispetto a quella che ha vinto le elezioni. Spero tanto di sbagliarmi in questa mia analisi, perchè era allo sviluppo del paese e non alle mie ambizioni che aspiravo con la mia candidatura (che non credo più di ripetere): se il paese riuscirà a migliorare nella giusta direzione senza la necessità che io ci metta il mio tempo ed i miei sacrifici a me farà solo piacere.
Ho finito. In molti sensi, ma non in tutti... E ricomincio, dal mio stile. Accanto alla mia gente, comunque abbia votato, anche alla gente che non mi sono sentito di ringraziare, ma che non riesco a non considerare comunque miei "compaesani", compagni di uno stesso viaggio e di analoghi problemi. E sono certo di interpretare il sentimento dell'intera nostra lista, l'amarezza per non aver potuto dare e non per non aver potuto ricevere qualcosa.
Ecco, è questo il nostro ed il mio personale "grazie" per un campagna elettorale che comunque, nel bene e nel male, mi ha lasciato un segno. Di cui prenderò buona nota.
Filippo Brianni
Ho finito. In molti sensi, ma non in tutti... E ricomincio, dal mio stile. Accanto alla mia gente, comunque abbia votato, anche alla gente che non mi sono sentito di ringraziare, ma che non riesco a non considerare comunque miei "compaesani", compagni di uno stesso viaggio e di analoghi problemi. E sono certo di interpretare il sentimento dell'intera nostra lista, l'amarezza per non aver potuto dare e non per non aver potuto ricevere qualcosa.
Ecco, è questo il nostro ed il mio personale "grazie" per un campagna elettorale che comunque, nel bene e nel male, mi ha lasciato un segno. Di cui prenderò buona nota.
Filippo Brianni
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