Caro Fiorino, mi permetto di scriverti tramite il nostro sito da semplice cittadino (perché i nostri compaesani non mi hanno ritenuto adatto per un ruolo diverso da questo…) e lo faccio – per sgombrare subito il campo da ogni timore – in chiave assolutamente costruttiva e senza polemica alcuna. Anzi, tutt’altro.
Ho avuto modo nei giorni scorsi di leggere la tua intervista rilasciata al collega Pippo Puglisi in merito alle fosse settiche di Scifì e mi sono venute in mente delle riflessioni che volevo condividere con Te pubblicamente, in quanto come ben sai, si tratta di un argomento a cui la mia “penna facile”, come la chiamano i tuoi compagni di cordata, è stata sempre parecchio sensibile, per l’ovvio motivo che, oltre allo scempio igienico-sanitario ed ambientale (già per sé più che sufficiente a reclamare un intervento risolutore del comune) va ad aggiungersi, come correttamente puntualizzato da Puglisi, anche un problema di immagine, ora che quella zona fa parte del corridoio fluviale dell’Agrò e si pone sulla strada che collega l’Abbazia di S. Pietro al nostro sito archeologico. Per questo motivo, mi fa piacere sentire dall’assessore dal ramo che il suo primo impegno sarà in questa direzione. Ma se concordiamo sulla malattia e persino sui sintomi, abbiamo opinioni diverse sulla cura. E ti spiego perché.
Non sono un tecnico, quindi premetto che la mia è soltanto un’opinione personale, che andrebbe confortata o smentita da chi sul campo ne sa più di me. Però, credo che realizzare un depuratore nei pressi del torrente Agrò, sia una follia, perché nella mia esperienza non ho mai visto un depuratore che non puzzi, visto che è costoso mantenere una manutenzione costante ed evitare che ci vadano dentro detersivi e simili. Perciò, puzzerà. Ora, anche se nessuno del comune di Forza d’Agrò pare se ne stia occupando, quella è una zona su cui vi è in previsione un grosso progetto di sviluppo (che attualmente interessa S. Teresa, S. Alessio e Savoca…) che potrebbe non andare in porto, ma che se dovesse concretizzarsi diventerebbe il volano del comprensorio. In ogni caso, su quel territorio sono in corso (finalmente! E qui ringrazio il concittadino ing. Carmelo Trimarchi ed il sindaco alessese Giovanni Foti) concreti interventi di carattere ambientale che stanno riqualificando l’area, consegnandola finalmente ad escursionisti, visitatori, curiosi, turisti. Piazzarci in mezzo un depuratore non mi sembra una grande idea.
Secondo me – ma ti ripeto, è solo un’opinione di cui potrai farne l’uso che ritieni più opportuno – dovresti verificare se c’è la possibilità di una convenzione con i comuni di S. Teresa e Savoca per trasferire in quel depuratore che loro hanno già in comune gli scarichi provenienti da Scifì, magari ottenendo dei fondi – mettendo insieme le forze credo sia possibile – per potenziare e rendere sempre più efficiente quell’impianto. Ciò determinerebbe per S. Teresa e Savoca un costo ed una difficoltà minima (tutto sommato si tratta di confluire un nucleo di 300 abitanti in un impianto progettato per una comunità di migliaia di persone) ed un costo inferiore per il nostro comune, che avrebbe a quel punto un costo fisso determinato dalla convenzione e non dovrebbe affrontare spese di gestione e manutenzione, spesso imprevedibili, di un proprio depuratore.
Analoga idea potrebbe essere valutata anche per Forza d’Agrò centro, dove è possibile – a mio avviso – una convenzione con S. Alessio Siculo, anche per regolare un arretrato che potrebbe costarci parecchie centinaia di migliaia di euro. L’idea di fare il depuratore a Fondaco Parrino poteva venire solo in un paese dove si scelse di fare il cimitero dentro il castello. Ed il problema non è quello – come riduttivamente posto in questi anni - di difendere o meno interessi di persone che hanno scelto il mio candidato sindaco e poi hanno sostenuto il tuo (ma ogni scelta è legittima e personale, così come ogni stile…) e che comunque ha dimostrato di sapersi difendere da solo, ma è quello di preservare e tutelare l’unico angolo di spiaggia che c’è a Forza. Ci sono stati dei costi, è vero, si è speso denaro pubblico, è vero, ma se l’opera venisse sciaguratamente realizzata, i costi sarebbero ancora maggiori ed i danni incalcolabili, quando invece il problema è già nei fatti risolto (perché è già a S. Alessio che scarica Forza d’Agrò) e potrebbe anche essere regolarizzato definitivamente.
Ho avuto modo nei giorni scorsi di leggere la tua intervista rilasciata al collega Pippo Puglisi in merito alle fosse settiche di Scifì e mi sono venute in mente delle riflessioni che volevo condividere con Te pubblicamente, in quanto come ben sai, si tratta di un argomento a cui la mia “penna facile”, come la chiamano i tuoi compagni di cordata, è stata sempre parecchio sensibile, per l’ovvio motivo che, oltre allo scempio igienico-sanitario ed ambientale (già per sé più che sufficiente a reclamare un intervento risolutore del comune) va ad aggiungersi, come correttamente puntualizzato da Puglisi, anche un problema di immagine, ora che quella zona fa parte del corridoio fluviale dell’Agrò e si pone sulla strada che collega l’Abbazia di S. Pietro al nostro sito archeologico. Per questo motivo, mi fa piacere sentire dall’assessore dal ramo che il suo primo impegno sarà in questa direzione. Ma se concordiamo sulla malattia e persino sui sintomi, abbiamo opinioni diverse sulla cura. E ti spiego perché.
Non sono un tecnico, quindi premetto che la mia è soltanto un’opinione personale, che andrebbe confortata o smentita da chi sul campo ne sa più di me. Però, credo che realizzare un depuratore nei pressi del torrente Agrò, sia una follia, perché nella mia esperienza non ho mai visto un depuratore che non puzzi, visto che è costoso mantenere una manutenzione costante ed evitare che ci vadano dentro detersivi e simili. Perciò, puzzerà. Ora, anche se nessuno del comune di Forza d’Agrò pare se ne stia occupando, quella è una zona su cui vi è in previsione un grosso progetto di sviluppo (che attualmente interessa S. Teresa, S. Alessio e Savoca…) che potrebbe non andare in porto, ma che se dovesse concretizzarsi diventerebbe il volano del comprensorio. In ogni caso, su quel territorio sono in corso (finalmente! E qui ringrazio il concittadino ing. Carmelo Trimarchi ed il sindaco alessese Giovanni Foti) concreti interventi di carattere ambientale che stanno riqualificando l’area, consegnandola finalmente ad escursionisti, visitatori, curiosi, turisti. Piazzarci in mezzo un depuratore non mi sembra una grande idea.
Secondo me – ma ti ripeto, è solo un’opinione di cui potrai farne l’uso che ritieni più opportuno – dovresti verificare se c’è la possibilità di una convenzione con i comuni di S. Teresa e Savoca per trasferire in quel depuratore che loro hanno già in comune gli scarichi provenienti da Scifì, magari ottenendo dei fondi – mettendo insieme le forze credo sia possibile – per potenziare e rendere sempre più efficiente quell’impianto. Ciò determinerebbe per S. Teresa e Savoca un costo ed una difficoltà minima (tutto sommato si tratta di confluire un nucleo di 300 abitanti in un impianto progettato per una comunità di migliaia di persone) ed un costo inferiore per il nostro comune, che avrebbe a quel punto un costo fisso determinato dalla convenzione e non dovrebbe affrontare spese di gestione e manutenzione, spesso imprevedibili, di un proprio depuratore.
Analoga idea potrebbe essere valutata anche per Forza d’Agrò centro, dove è possibile – a mio avviso – una convenzione con S. Alessio Siculo, anche per regolare un arretrato che potrebbe costarci parecchie centinaia di migliaia di euro. L’idea di fare il depuratore a Fondaco Parrino poteva venire solo in un paese dove si scelse di fare il cimitero dentro il castello. Ed il problema non è quello – come riduttivamente posto in questi anni - di difendere o meno interessi di persone che hanno scelto il mio candidato sindaco e poi hanno sostenuto il tuo (ma ogni scelta è legittima e personale, così come ogni stile…) e che comunque ha dimostrato di sapersi difendere da solo, ma è quello di preservare e tutelare l’unico angolo di spiaggia che c’è a Forza. Ci sono stati dei costi, è vero, si è speso denaro pubblico, è vero, ma se l’opera venisse sciaguratamente realizzata, i costi sarebbero ancora maggiori ed i danni incalcolabili, quando invece il problema è già nei fatti risolto (perché è già a S. Alessio che scarica Forza d’Agrò) e potrebbe anche essere regolarizzato definitivamente.
Buon Lavoro
Filippo Brianni
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